Il Covid-19 è stato una botta per tutti. Per quanto qui a Roma ci abbia toccati di striscio, abbiamo trascorso settimane surreali e altre ne trascorreremo. Non posso lamentarmi: ho continuato a lavorare, mi sono adattata subito ai nuovi rituali fatti di mascherine e scene isteriche in caso di starnuto allergico, di pelandroni che pontificano e gente che, in silenzio dietro la sua Ffp2, fa il suo dovere, va avanti. E, magari, vive. Se c’è la musica in filodiffusione, in metro, canticchia anche. E, pure se non si vede, ride.
Chiaramente la promozione dei libri, come tutte le cose della vita, si è fermata. Per me, che non vengo ospitata in librerie o fiere, è cambiato poco. Ma anche i miei tentativi sono stati congelati.
E allora, ricominciamo.
In epoca di distanziamento sociale, l’autore sconosciuto è quasi avvantaggiato: i pienoni di folla agli eventi sono impossibili, quindi il distanziamento è una realtà. Con un po’ di fantasia, si può persino presentare all’aperto, a tu per tu. I piccoli sono più agili, sgusciano come guerriglieri tra le maglie dei disastri. Leggete la scheda qui sopra!