Una bellissima notizia ha allietato il mio venerdì sera in un periodo di superlavoro e insonnia. “Costanza Sicanie Regina” ha ricevuto la Menzione d’Onore alla terza edizione del Premio letterario Città di Grosseto “Amori sui generis”.
Potete leggere qui la lista dei miei compagni di avventura “menzionati”. Eh sì, Costanza è l’unica pubblicazione indipendente tra loro.
In una di quelle giornate in cui già all’alba Roma ti mostra il suo volto marcio, una bella sorpresa mi ha reso un po’ di energia. “Costanza Sicanie Regina” ha ricevuto una menzione d’onore nella sezione narrativa edita alla IV edizione del premio letterario Residenze Gregoriane. Una grandissima soddisfazione, visto che Costanza è uscita meno di un anno fa come pubblicazione indipendente, dopo gravi delusioni legate all’editoria tradizionale, ma con la consapevolezza che lo storico puro non ha nel self publishing il suo mercato d’elezione, almeno in Italia. Nonostante questo e nonostante la pandemia, Costanza vola comunque in alto e, come un falco, afferra soddisfazioni.
Oggi è il 22 novembre 2020, un giorno particolare perché ricorrono gli ottocento anni esatti dal giorno in cui Costanza d’Aragona divenne imperatrice al fianco del suo giovane e sensazionale consorte, Federico II, per mano di papa Onorio III. Roma probabilmente era limpida e lucente come oggi, caotica e affollata come in questo periodo non è. Mai avrei detto che Roma la “caciara” si addica, ma tant’è: certe cose si apprendono per sottrazione. Ebbene, proprio oggi il romanzo storico Costanza Sicanie Regina si è classificata terza al premio Amarganta 2020. Queste le motivazioni:
Accurato ed elegante, il romanzo immerge nelle atmosfere del tredicesimo secolo fagocitando il lettore negli umori e nei colori di un tempo che diviene solo apparentemente lontano. Con estrema lucidità e intelligenza, la protagonista domina le dinamiche dei giochi di potere, naviga tra le asincronie dell’amore e si erge prototipo di modello di donna moderna e lungimirante, resa al meglio da una prosa matura e intrigante che la rende credibile e pulsante al pari di eroine più note e glamour.
Vi invito a seguire l’associazione Amarganta sulla loro pagina social e sul loro sito, così che possiate scoprire i nomi dei vincitori e dei finalisti: tanti sono i titoli meritevoli! Cliccate qui per leggerli.
Posto in libertà, quando posso e se ho qualcosa di interessante da condividere. Però, mi si fa notare, “esserci” è importante. Ma vivere, secondo me, lo è di più. Mia madre è stata sottoposta a un intervento delicato, che ha aspettato per mesi. È andato bene, lei è in ripresa, ma per forza di cose tutte le mie energie sono state per lei e per ciò che gravita intorno a lei. Non sono, però, stata ferma. Tutt’altro. Sabato 12 ottobre sarò a Sestri Levanti (GE), nella fiera Libri in Baia, con Il magnifico perdente, ed. Oakmond Publishing. Sto riflettendo concretamente sui possibili sbocchi per l’antefatto del romanzo, che è ultimato. So invece per certo che tra qualche giorno inizieranno una serie di approfondimenti dedicati a Il magnifico perdente su un blog specialistico e molto attento alla precisione nella narrativa storica. Ve ne parlerò a tempo debito. Un’altra fiera, la seconda e ultima dell’anno, sarà Scripta Manent, a Ferrara, il 9 e il 10 novembre. E, dopo tre anni di vuoto e uno di riflessione – sì, i miei libri escono già vecchi – ho trovato una nuova storia da raccontare. Ah, ve l’ho detto che un mio inedito è arrivato tra i primi dieci finalisti nella sezione apposita del premio Gozzano? Insomma, con poco tempo, sotto stress, ma di nuovo me.
Con orgoglio, posso dire che anche “Far West” ha ottenuto un riconoscimento. Al romanzo è stata assegnata una targa in occasione della XXXV Edizione 2018 Premio Città di Cava de’Tirreni. Colleziono targhe, ma il cinquantino ancora non riesco a ricomprarlo! Scherzi a parte, è una grande soddisfazione per me.
Questo romanzo è uscito e ha fatto il suo cammino in un anno molto, molto difficile per la persona che mi è più cara e, di rimando, per tutti noi.
La promozione è stata faticosa per motivi su cui ho riflettuto e mi spiace perché “Far West” non meritava gli ostacoli e la diffidenza che ha dovuto affrontare. Ma le storie, a volte, hanno un lieto fine!