Posto in libertà, quando posso e se ho qualcosa di interessante da condividere. Però, mi si fa notare, “esserci” è importante. Ma vivere, secondo me, lo è di più. Mia madre è stata sottoposta a un intervento delicato, che ha aspettato per mesi. È andato bene, lei è in ripresa, ma per forza di cose tutte le mie energie sono state per lei e per ciò che gravita intorno a lei. Non sono, però, stata ferma. Tutt’altro. Sabato 12 ottobre sarò a Sestri Levanti (GE), nella fiera Libri in Baia, con Il magnifico perdente, ed. Oakmond Publishing. Sto riflettendo concretamente sui possibili sbocchi per l’antefatto del romanzo, che è ultimato. So invece per certo che tra qualche giorno inizieranno una serie di approfondimenti dedicati a Il magnifico perdente su un blog specialistico e molto attento alla precisione nella narrativa storica. Ve ne parlerò a tempo debito. Un’altra fiera, la seconda e ultima dell’anno, sarà Scripta Manent, a Ferrara, il 9 e il 10 novembre. E, dopo tre anni di vuoto e uno di riflessione – sì, i miei libri escono già vecchi – ho trovato una nuova storia da raccontare. Ah, ve l’ho detto che un mio inedito è arrivato tra i primi dieci finalisti nella sezione apposita del premio Gozzano? Insomma, con poco tempo, sotto stress, ma di nuovo me.
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Presentazione a Roma per Il magnifico perdente
recensioni de Il magnifico perdente
“Il magnifico perdente”, romanzo storico edito da Oakmond Publishing il 2 giugno 2019, inizia ad avere le sue recensioni. La vita di un libro, oggi, si decide in poche settimane. È assurdo, concordo. Io, però, vado avanti per la mia strada e nel mio proposito di ritrovare l’aspetto ludico e culturale della creatività. E pian piano le recensioni stanno arrivando.
Le trovate a questo link
Grazie a chiunque vorrà provare a immergersi in un romanzo storico insolito per tema ed epoca, ma rigorosamente documentato, emozionante senza bisogno di effetti speciali; un libro da me fortemente sentito e voluto. Se poi vorrete mandarmi due righe di opinione, ve ne sarò davvero riconoscente.
il mio prossimo romanzo storico – sesto indizio e rivelazione
Ed ecco l’ultimo indizio sul mio prossimo romanzo storico, che uscirà tra un mese esatto per Oakmond Publishing, una casa editrice piccola e temeraria di fronte alle sfide della qualità, unione di passione italica e precisione teutonica.
Qui, davvero, getto sul tavolo tutte le mie carte.
Il canto degli italiani, universalmente conosciuto come Inno di Mameli, in questo video è arrangiato con la chitarra classica e sonorità blues. A me piace soprattutto il giro iniziale, lento e appassionato.
Il nostro inno è prima di tutto una poesia intrisa di ideali elevati, di fratellanza umana, di coraggio, di impegno. Un testo prezioso, opera di Goffredo Mameli, un uomo giovane e bello come sono sempre gli eroi. Chissà quanto avrebbe potuto dare, all’Italia, un ragazzo così, se avesse potuto invecchiare.
Devo ammetterlo: non so se Mameli, che era un poeta e un combattente, cantasse o amasse suonare qualche strumento. In compenso Mazzini era più che capace di fare entrambe le cose. Il suo saggio sulla musica l’ho letto mentre cercavo di dormire in un gelido b&b cinese, immobile su un materasso pieno di buchi e bozzi, prima di un firmacopie. I suoi pensieri, le sue lettere, i suoi articoli mi hanno fatto compagnia per due anni. Ed è per questo che vi aspetto il 2 giugno, sul sito della casa editrice, su Amazon e in libreria su ordinazione tramite grossista, con “Il magnifico perdente”.
Bum.
Questa è follia? Questa è Sparta?
No, signori, questa è l’Italia.
il prossimo romanzo storico – quinto indizio
Il mio prossimo romanzo storico esce a giugno e nei miei indizi musicali scopro sempre più le carte. Ecco un video delizioso: l’ouverture de La gazza ladra di Rossini, suonata con la chitarra classica. La persona che cercherò di far vivere e respirare tra le mie pagine si era occupata di musica per passione, aveva scritto anche di Rossini, e, come avrete capito da tutti gli indizi precedenti, suonava molto bene la chitarra. Non gli sarebbe dispiaciuto, probabilmente, unirsi a questi due bravissimi musicisti. Avete mai provato ad ascoltare la musica classica suonata con la chitarra? Io la trovo molto affascinante. Se avete capito di chi parliamo, vi starete dicendo: “Ma sei matta?” Come si fa, d’altronde, a scrivere un romanzo ambientato in quell’epoca su una persona che non va a cavallo, non imbraccia il fucile, non ha i capelli al vento e col cavolo che obbedisce? Si può, eccome. Anzi, per me è stata un’avventura salvifica. Vi sfido a leggere e poi mi farete sapere. E per chi ancora non ha capito? Ne riparliamo a maggio, con l’ultimo indizio prima dell’uscita 😉