Vivo benissimo senza scrivere, non so farlo senza leggere. Per questo, mi riprometto nell’essere più metodica nel raccontare le mie letture, perché di cose belle – quali i libri sono – non si parla mai abbastanza.

Ada o ardore
Ho un debole conclamato per i narratori russi e la prima lettura del 2021 me l’ha confermato una volta di più. Ada o ardore di Nabokov è un libro barocco, psichedelico a tratti, scritto splendidamente, in maniera lussureggiante, apoteosi di dettagli e giochi di parole, tra suoni, sillabe ed evocazioni. Forse il traduttore non sarà stato molto felice, ma per me – lettrice con il culto della parola anche a sé stante – è stato un vero godimento. Un libro ricchissimo, da centellinare. Alice nel paese delle Meraviglie si chiama Ada e vive a Ladore, su Antiterra. Ma di questo ci importa ben poco, perché potrebbe vivere nel nostro mondo ed essere, com’è, un’aristocratica russa di ottima educazione e aspetto intrigante. A tal punto che Van, più-che-cugino, non sa resisterle. Il loro amore carnale e spirituale si dipana lungo tutta una vita, tra drammi, separazioni, compiacimenti intellettuali e laide soddisfazioni. Da gustare.