I grandi cambiamenti lavorativi che sono avvenuti nel 2022 hanno chiesto il loro pegno e tutto si è dovuto adeguare di conseguenza, così questi sono i miei prossimi programmi:
- a fine ottobre, pubblicare una “favola di Ognissanti”, pronta nel cassetto da 12 anni, della cui esistenza mi ero – ehm – dimenticata. L’ho rinfrescata, impaginata, ho commissionato una copertina stupenda e ho deciso di autopubblicarla per avere il controllo del progetto grafico e girare i ricavi a chi persegue buone cause in cui credo.
- Cercare una casa degna a due testi rimasti inediti, una novella e un romanzo storico che ormai conta 4 anni di cassetto. Se non riesco, progressivamente da giugno inizierò a chiedere indietro i diritti dei miei romanzi. Ci vorrà tempo e pazienza, ma il mio obiettivo, salvo miracoli, è lasciare online solo i racconti. I romanzi storici di un certo tipo richiedono una certa cura e determinati canali. Se non posso garantirglieli, preferisco richiuderli nel mio antro in attesa di tempi migliori. Perché io credo in loro, con forza e amore, ma non saranno né la mia fiducia né l’apprezzamento dei professionisti a dar loro il respiro che meritano. È il mercato. Che è volatile e, in questo cupo periodo, anche umbratile. Speriamo tutti, su ogni fronte, che la tempesta passi…