Natale è ancora lontano, ma almeno fino al 25 dicembre terrò il cartaceo del romanzo storico Costanza Sicanie Regina a quello che chiamo “prezzo fiera”, ossia 10€ a copia invece di 12,48€.
Ho deciso di scendere sotto il prezzo di mercato perché sono consapevole della situazione. Sempre meno persone hanno un lavoro, molti di coloro che l’hanno lottano per tenerlo e non è detto che vincano questa battaglia.
Io al momento un lavoro ce l’ho. Agli occhi di molti, magari è un lavoro semplice, ma a me piace molto. Sono tra gente seria che ride un mucchio, attraverso Roma avanti e indietro tre ore al giorno per mantenere questo dovrebbe essere un diritto ma, oggi come oggi, è diventato un privilegio. Proprio sapendo cosa vuol dire trovarsi in ristrettezza, ho fatto questa scelta.
Non credo che deprezzi il mio lavoro. È vero che i miei libri precedenti costavano più di 12€, ma essendo pubblicati da case editrici includevano il prezzo della distribuzione e degli intermediari. Un romanzo storico è impegnativo da scrivere, lo so: bisogna comprare saggi, fare trasferte. Ma non mi sento sminuita nel calare il prezzo. Mi sento fortunata perché posso farlo.
Ho approfittato per rivedere attivamente il mio brutto rapporto con i caporali, sempre corretto tuttavia mai motivato dagli editor del mio passato più lontano. Questo perché io sono ancora abituata a usare i trattini per i dialoghi, mi si è sedimentata l’abitudine e il caporale mi richiede una riflessione conscia che cozza un po’ con il processo di revisione “sostanziale”.
Ho emendato di questi difetti il testo, del cartaceo e del digitale.
Ora, se lo metterete sotto l’albero farete davvero una splendida figura…