chi sono

Ho l’età di Capitan Harlock e più vite dei gatti. Lavoro come segretaria a consumo, sfoggio maniche arrotolate perché non mi spaventa la fatica e mi agghindo solo di entusiasmo. Amo il trekking, l’astronomia e l’archeologia.
Mi sono occupata per anni di strutture ricettive e valorizzazione del territorio. Ho attraversato la pandemia lavorando in presenza come segretaria di un pugno di scienziati pazzi che non si scandalizzavano quando facevo  la “scarpetta”. Come tutte le più belle cose, e le rose, anche quell’esperienza è finita e adesso prenoto alberghi e controllo sciacquoni a beneficio di future archistar d’oltreoceano. Sono anche laureata in giurisprudenza, ma la giurisprudenza fa finta di non saperlo.
Sono così impegnata a vivere il presente che quando scrivo mi tuffo nel passato o nel futuro. Al momento ho pubblicato sei  romanzi, “Calpurnia, l’ombra di Cesare” nel 2015  e “Far West” nel 2017,  “Patres” nel 2018 , “Il magnifico perdente” nel 2019 e “Costanza Sicanie Regina” nel 2020. Sotto lo pseudonimo di Margherita Joy, nel 2021 ho pubblicato “Come in una storia d’amore”, una favola che vuole scivolare a metà tra il sogno e il realismo sul filo delicato dell’ironia.
Ad averci pensato subito, avrei scritto sempre come Margherita Joy. Mi piacciono i fiori selvatici, tenaci e resistenti, che non si perdono d’animo. E, giuro, essere scartata dai colloqui di lavoro perché su Google appare il mio nome come autrice – “e quindi fai altre cose, anche!” – è piuttosto deprimente.
Prima e unica pubblicazione indipendente, Costanza ha fatto incetta di premi e lettori: è una vera Aragona, orgogliosa e testarda, non c’è che dire. Quanto all’insieme dei testi, non vi stupiscano le date: quando un libro esce, ci sono dietro almeno 4 anni di lavoro. I tempi editoriali sono quelli, almeno i miei.
Un mio racconto appare anche nell’antologia del 2009 “Parole in corsa”, visto che con “Storia di un conducente” mi sono classificata seconda al premio indetto annualmente dall’Atac di Roma. Ho vinto un orologio, compagnia mentre aspetto il bus alla fermata, uno dei luoghi di lettura dove spendo più tempo. Sono stata finalista alla XX edizione del premio Gozzano e ho reso disponibile on-line il racconto “brevissimo ma intenso” con cui ho partecipato, che si intitola “Il colore dell’anima” ed è stato il primo passo di un progetto non solo narrativo, di cui voglio trattenere i diritti. Sul suo filone, nell’antologia di Historica Edizioni, nel 2021 è apparso “Biancofiore e lo Sposo prescelto”. Nel 2022 è uscito per Delos Digital il racconto “Kintsugi – L’oro è negli occhi di chi guarda”: sentimentale e contemporaneo, ha come cifra la delicatezza dei fiori di ciliegio e la consistenza dei suoi frutti a cui si è aggiunta la favola “Giacomo, Streghetta e la Dama di Cristallo”,i cui proventi vanno ad associazioni animaliste. Il 2022 mi ha portato anche un terzo posto al premio Passioni Romantiche con la novella inedita “Il marchese di Foschisio”: storico, erotico e pure psicologico, così non mi annoio.
Ho scritto per due anni sul periodico digitale “Greenious”, occupandomi prima di cultura e spettacolo, poi di politiche ambientali, e un anno su “Storia e Leggenda”. Ho organizzato e collaborato con il collettivo Bella Scrittura Servizi Editoriali: con la mia sociamica Francesca Giovannetti abbiamo provato a mettere in corsivo – quello vero! – un mondo che si accontenterebbe di essere scritto sui muri con l’urina.  Da settembre 2021 a luglio 2022 ho collaborato come editor con Dark Abyss Edizioni. Su questo blog invece parlo di libri e avventure, perché ogni libro è un viaggio e spesso dietro a un romanzo ci sono infinite esplorazioni. D’altronde  leggo tantissimo, scrivo poco e con metodo ma bloggo con pigrizia perché vivo con impegno.

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