Massenzio, l’ultimo Romolo – dal 21 aprile 2024 per Nubes

copertina della versione italiana del fumetto "Massenzio, l'ultimo Romolo".

Dopo una lunga campagna di prevendita, stanno per partire le copie dell’ultimo fumetto di Nubes, marchio editoriale che racconta a fumetti storie di Storia e di mito in lingue antiche e moderne.

Questa volta abbiamo sperimentato la realizzazione di una graphic novel alla francese, basata su un saggio storico pubblicato dall’Universitad de Murcia, opera dei ricercatori italiani Marco Cecini e Diego Serra. Se masticate lo spagnolo, potete leggere quest’opera x su Academia.edu.
Noi ci siamo curati di drammatizzarla nella sceneggiatura, con alle matite il talento impressionante Lorenzo Gubinelli e ai colori quello di Nicolò Ielapi.

Massenzio, l’ultimo Romolo è un vero romanzo storico a fumetti, documentatissimo e drammatico, con un ricostruzione accurata sia delle vicende che dei luoghi e dei costumi dell’epoca.

Per venire incontro a più lettori possibile, la storia è realizzata sia in italiano che latino e inglese.
Lunga vita all’ultimo Romolo!
Potete leggere le sue vicende acquistando qui il volume. Scorrendo il menu a tendina, scegliete la lingua che preferite.

Guille, Brujilla y la Dama de Cristal: in uscita il 26 ottobre

Nuova vita per “Giacomo, Streghetta e la Dama di Cristallo“, una favola di Ognissanti, malinconica e dolce, i cui proventi sono andati in beneficenza al Centro Recupero Ricci “La Ninna”: il 26 ottobre ne esce – in cartaceo e in digitale – la versione spagnola tradotta con passione ed entusiasmo da Alice Croce Ortega con il titolo “Guille, Brujilla y la Dama de Cristal”. Sono felice di aver incontrato una professionista entusiasta, esperta e positiva come Alice, consiglio la sua collaborazione a chiunque voglia affacciarsi sul mercato spagnolo. Senza di lei, e dico davvero, la mia favola non avrebbe avuto la sua seconda vita. Trovate il testo sempre in esclusiva su Amazon, qui, e ancora una volta gli incassi andranno al Centro Recupero Ricci di Novello (CN).

Prossimamente

I grandi cambiamenti lavorativi che sono avvenuti nel 2022 hanno chiesto il loro pegno e tutto si è dovuto adeguare di conseguenza, così questi sono i miei prossimi programmi:

  • a fine ottobre, pubblicare una “favola di Ognissanti”, pronta nel cassetto da 12 anni, della cui esistenza mi ero – ehm – dimenticata. L’ho rinfrescata, impaginata, ho commissionato una copertina stupenda e ho deciso di autopubblicarla per avere il controllo del progetto grafico e girare i ricavi a chi persegue buone cause in cui credo.
  • Cercare una casa degna a due testi rimasti inediti, una novella e un romanzo storico che ormai conta 4 anni di cassetto. Se non riesco, progressivamente da giugno inizierò a chiedere indietro i diritti dei miei romanzi. Ci vorrà tempo e pazienza, ma il mio obiettivo, salvo miracoli, è lasciare online solo i racconti. I romanzi storici di un certo tipo richiedono una certa cura e determinati canali. Se non posso garantirglieli, preferisco richiuderli nel mio antro in attesa di tempi migliori. Perché io credo in loro, con forza e amore, ma non saranno né la mia fiducia né l’apprezzamento dei professionisti a dar loro il respiro che meritano. È il mercato. Che è volatile e, in questo cupo periodo, anche umbratile. Speriamo tutti, su ogni fronte, che la tempesta passi…

il piacere quasi proibito della rilettura

E voi, rileggete ogni tanto i libri che avete più amato?

La domanda nasce in tempo di liste social, da un po’ circola la presunta elencazione della BBC sui 100 libri da leggere. Tra illustri esclusi e inserimenti molto di parte, la lista è oggetto di discussione ma per me è soprattutto uno spunto di riflessione. Mi accorgo di averne macinati parecchi ma anche di averne riletti diversi, qualcuno anche più di due volte.

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Vivere senza scrivere, l’ultimo tabù

In questi mesi turbolenti, in cui mi sono trovata messa de facto alla porta dall’azienda per cui lavoravo con una settimana di preavviso e durante le feste natalizie, ho dovuto anche fare i conti con altri lavori di grande impegno ma scarsa o nulla redditività.
Tutto ciò mi ha spinta a riflettere molto su me stessa, sulle mie energie rimaste, su come desidero vivere.
E mi sono resa conto che per me la scrittura non è una necessità come per molti. È una magia che accade quando una storia mi chiama, un’attrazione che vivo con passione e impegno, che mi diverte, che mi trasforma in una perfezionista maniacale e felice, ma non è un’esigenza eterna e costante.
Non credo che la mia voce abbia messaggi indispensabili da lanciare. E se c’è una passione di cui vorrei vivere, l’ho sempre detto, sono le escursioni.
Ma, quando affermo queste cose, difficilmente mi si crede.
Si attribuisce il mio stato d’animo alla stanchezza, alla sfiducia, alle difficoltà umane ed editoriali.
Ma no, non è così.

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