Medeae Daemones in prevendita: fumetto in latino con testo tradotto a fronte

I lavori per “Medeae Daemones”, trasposizione a fumetti della tragedia scritta in latino da Stefano Vittori, con testo italiano o inglese a fronte, sono partiti grazie alla risonanza avuta da “Origines Pictae”.
Questa sarà la seconda pubblicazione del neonato marchio “Nubes”, che ha in programma di pubblicare fumetti ambientati nel mondo antico, moderni nello stile e nel ritmo ma rispettosi dell’epoca, in cui il latino sarà sempre un’opzione accanto a italiano e inglese.
Altri due lavori sono in programma nel 2024, saranno veri e propri romanzo a fumetti o graphic novel, come piace chiamarli oggi. La soddisfazione è grande, le idee tante, l’impegno richiesto è massiccio ma lo affrontiamo volentieri.

Qualche nota personale. Grazie a queste due pubblicazioni ho acquisito o concretizzato alcune competenze professionali: a parte scrivere le storie per Origines Pictae e scapolare fra trappole burocratiche, ho messo in pratica quanto studiato nei vari corsi creando e gestendo le campagne social e sto imparando le questioni afferenti la logistica, ossia i rapporti con il corriere, la fatturazione per la dogana, l’impacchettamento e via dicendo.
Ho poi potuto toccare con mano la differenza tra mondo del libro e mondo del fumetto: per quanto il secondo non sia esente da problemi, vince a mani basse sul primo. E vi spiego perché.
Il mondo del libro è snob e ipocrita, l’ultimo parametro di valutazione di un libro è la sua qualità, in forma e sostanza. Più si grida il contrario, più si mente. È tutto un pullulare di agenti e influencer che si fanno pagare per non farti pagare aprendoti forse le porte delle case editrici meno piccole. Seguono le librerie che rifiutano di concedere spazi promozionali agli autori non noti, o che non possono garantire presenze, o che hanno l’editore che distribuisce poco… tutti problemi superabili, però, se paghi. Addirittura c’è chi noleggiava lo spazio su un gradino. Interno alla libreria, eh. Immagino solo perché quello esterno era occupato da qualche mendicante. Poi c’è la pesa dell’autore un tanto al chilo: il tuo aspetto è vendibile? Hai qualche dramma personale che va di moda? Quanti followers? Come ti etichetto? Seguono venditori di servizi, faide editori vs amazon, autori vs editori, editori vs autori, self vs case editrici. Tutto un gran parlare e un gran lottare a colpi di followers e diffide, di post lagnosi o aggressivi sui social, di crociate condotte brandendo hashtag. Ma alla fine nessuno guadagna nulla e del bello scrivere mi pare importi poco.
Parte di ciò c’è anche nel mondo del fumetto, ma in maniera contenuta, di certo grazie a una sorta di selezione naturale: per realizzare un fumetto o sai disegnare E scrivere, o sai lavorare di squadra. Non si lavora in perdita: magari poco, ma qualche soldo lo guadagni. Nel mondo del libro è dovere morale dell’autore spende in promozione anche quando sa che non ci sarà ritorno. Cosa che io non sono più disposta a fare, visto che come segretaria-sguattera guadagno due soldi davvero sudati. Nel mondo del fumetto, per dire, anche l’autore più piccolo al Romics entra gratis. Io a Più libri più liberi vado a lavorare allo stand di un editore, spingendo il mio libro, e forse – ma forse – ho uno sconto sul biglietto. Di certo come abbonata Atac, come autrice devono valutare.
Scoprirlo proprio quando mi sto per riaffacciare nel mondo del libro – quando ormai, davvero, non ci credevo più – mi fa pensare. E preferirei non farlo, almeno non ora.

“Origines Pictae”, il volume a fumetti di storie romane pensate in latino, arriva in ottobre!

Ebbene sì, il crowdfunding ha avuto un successo insperato e “Origines Pictae”, il nostro volume di storie romane pensate in latino, a ottobre verrà prima spedito ai sostenitori del progetto e poi messo in vendita su uno shop dedicato di imminente apertura.

Oltre la metà delle copie raggiungerà altri paesi europei, molte anche un altro continente, a riprova che il latino è vivo e forse a non passarcela proprio bene siamo noi italiani.
Per me, che amo il lavoro di squadra, collaborare a questo fumetto scrivendo i soggetti e occupandomi poi di pianificazione e promozione è stata un’esperienza formativa e divertente, che ho intenzione di ripetere alla prima occasione.

“Origines Pictae” ha suscitato curiosità e interesse, aprendo la porta ad altri progetti legati al mondo antico, sempre a fumetti e senza timore delle lingue da usare. Italiano? Inglese? Greco? Perché limitarsi? Le lingue sono un veicolo che, erroneamente, ci insegnano a temere, quasi rendendole giudici del valore mentale di una persona invece che il ruolo di vettori di emozioni e informazioni.

Infine, rispondo in anticipo a una domanda che di certo prima o poi arriverà: perché il crowdfunding?

  • Perché, in un mondo sempre più povero di risorse, ci fornisce una stima corretta delle copie da stampare (se ne stampano sempre di più, ma non in eccesso) scongiurando l’oscenità del macero.
  • Perché ci consente di investire maggiormente sulla qualità di stampa, anche se lavoriamo a prodotti di nicchia.
  • Perché, importantissimo, ci consente di ricompensare subito disegnatore e traduttore, invece che dopo un anno di vendite, come poi accade quando si entra nel canale normale dello shop. Per chi non lo sapesse, nel fumetto da libreria, anche chi svolge il lavoro più visibile viene pagato a percentuale, a differenza che nel fumetto da edicola.

Origines Pictae – storie romane pensate in latino

È in arrivo e in preordine il volume a fumetti “Origines Pictae“: dodici brevi storie ambientate nell’antica Roma e pensate in latino, per far parlare i nostri Padri con la loro vera voce. E sì, di questo progetto sono parte anche io…

Origines Pictae si compone fumetti brevi, dalle 4 alle 6 tavole ciascuno, ambientati in periodi storici diversi, contesti vari e con tagli narrativi differenti, per accontentare i gusti di più lettori possibile, stimolare la curiosità, favorirne la fruizione e mostrare un latino vario per arricchire le potenzialità didattiche dell’opera. I disegni aiutano la comprensione ma offrono anche dettagli realistici che vivificano il contesto, gli approfondimenti alla fine di ogni storia appagano il lettore naturalmente curioso e ambiscono a diventare una meta per il lettore incuriosito dalle storie.

Da qualche anno ho ripreso a studiare latino e, insieme ad altre persone, ho notato la scarsità di testi che si possano leggere per tenersi allenati o per imparare ma con una certa leggerezza e comodità, anche per puro piacere. Il fine ultimo sarà pure Cicerone, ma non è l’unico e, soprattutto, bisogna arrivarci per gradi! Fumetti ne esistono: alcune traduzioni di Topolino e di Asterix, andando più indietro anche di Braccio di Ferro, ma appunto sono adattamenti di opere già pubblicate, nate e progettate con altro fine.

Qui si parte proprio con l’intenzione di raccontare storie romane parlate e narrate in latino, per rendere tutta l’energia e la duttilità di una lingua morta solo se la si reputa tale.

Dunque io ho realizzato i soggetti del volume, Francesco Vacca – che scrive professionalmente per Disney – li ha sceneggiati, Rossano Fragale – glottologo che studia a Pisa – li ha tradotti e a dar loro vita con disegno e colore è Silvio Costa, archeologo.

Non vedevo l’ora di parlarne, perché posso dire senza tema di smentita che questo è il motivo che mi fa alzare dal letto la mattina. In uno dei giorni più bui dell’anno, sotto un cielo grigio, si è accesa la scintilla di un’idea fatta e finita che ha dato luce ai miei giorni. L’ho condivisa con chi mi è più caro, che ne ha parlato con un amico, poi con un altro e in pochi giorni c’era una squadra con un obiettivo da raggiungere: far raccontare agli antichi le loro storie con la loro vera voce!

Io non vedo l’ora di farveli ascoltare. L’appuntamento sui vostri comodini è per l’autunno, quasi metà dell’opera è realizzata, a breve potrete preordinare il testo su Kickstarter. Al momento, seguiteci anche sul nostro sito, dove troverete anticipazioni e curiosità.

Online “Il Marchese di Foschisio” – racconto lungo edito da Delos Digital

Dopo qualche problema tecnico, è finalmente su tutti gli store “Il marchese di Foschisio”, racconto lungo, a sfondo storico e con note estremamente passionali, edito da Delos Digital. Freud e Afrodite entrambi pervenuti e agguerriti, in una storia in bilico tra pulsione di vita e pulsione di morte, dove l’attrazione diventa leva per uscire dall’annichilamento.
Perché, alla fine, è sempre l’amore che ci salva. In senso archetipico e non romantico e stereotipato, Venere è slancio creativo, protezione, persino furia – provate a toccare i cuccioli di mamma tigre… – proiezione, ideazione, risanamento, ripartenza. Tutte energie che si concretizzano cercando di superare limiti, di congiungersi, di costruire insieme e da soli, per amore, prima di tutto della vita.

Questa la trama:

Ettore Emilio della Torre, patriota e deputato del Regno, ha perso la gioia di vivere sul campo di battaglia e un male misterioso gli serra la gola ogni volta che la nebbia cala su Foschisio.
Lisa è una giovane vedova che dal più improbabile dei mariti ha ricevuto in dono la fiamma della passione e l’amore per la vita.
Carichi di pulsioni uguali e contrarie, i due si incontrano tra fitte brume, nuove ferrovie, caffè eleganti e primi lampioni a gas. Le conseguenze saranno inevitabili, come inaspettato ne sarà l’epilogo perché, in una nuova Italia tutta da costruire, la forza migliore a cui arrendersi è quella dell’amore.

Lo trovate, tra gli altri posti, anche qui

Ah, spoiler: si riprende a parlare di Risorgimento dopo troppi anni e non certo per mancanza di volontà da parte mia. A tempo debito…

Prossimamente

I grandi cambiamenti lavorativi che sono avvenuti nel 2022 hanno chiesto il loro pegno e tutto si è dovuto adeguare di conseguenza, così questi sono i miei prossimi programmi:

  • a fine ottobre, pubblicare una “favola di Ognissanti”, pronta nel cassetto da 12 anni, della cui esistenza mi ero – ehm – dimenticata. L’ho rinfrescata, impaginata, ho commissionato una copertina stupenda e ho deciso di autopubblicarla per avere il controllo del progetto grafico e girare i ricavi a chi persegue buone cause in cui credo.
  • Cercare una casa degna a due testi rimasti inediti, una novella e un romanzo storico che ormai conta 4 anni di cassetto. Se non riesco, progressivamente da giugno inizierò a chiedere indietro i diritti dei miei romanzi. Ci vorrà tempo e pazienza, ma il mio obiettivo, salvo miracoli, è lasciare online solo i racconti. I romanzi storici di un certo tipo richiedono una certa cura e determinati canali. Se non posso garantirglieli, preferisco richiuderli nel mio antro in attesa di tempi migliori. Perché io credo in loro, con forza e amore, ma non saranno né la mia fiducia né l’apprezzamento dei professionisti a dar loro il respiro che meritano. È il mercato. Che è volatile e, in questo cupo periodo, anche umbratile. Speriamo tutti, su ogni fronte, che la tempesta passi…