Costanza Sicanie Regina selezionata da Extravergine d’Autore

Quando un autore di romanzi decide di pubblicare un lavoro in maniera indipendente, di solito viene incoraggiato con previsioni del tipo: “La tua carriera è finita… non ti leggerà più nessuno perché nessuno ti ha selezionato.” Posto che spesso queste frasi sono pronunciate da soggetti con una coda di paglia lunga come quelle di Spinaceto nell’ora di punta, Costanza Sicanie Regina sta andando davvero bene. E questo pur non potendo nemmeno sfiorare il suo mercato d’elezione – la libreria – proprio perché gli autori indipendenti sono i nuovi appestati. Quindi, dopo aver smentito la prima tranche della profezia, volevo polverizzare anche la seconda. In realtà, a prescindere dalle “gufate” di soggetti interessati, ci tenevo ad avere una valutazione di esperti, possibilmente spassionata. Così ho iscritto il testo al concorso gratuito Amazon Storyteller2020, ma per arrivare alla valutazione di qualità bisognava prima superare quella di popolarità. Va da sé: non ce l’ho fatta. Il tentativo però è stato utile, perché ho imparato a usare le parole chiave e la leva del prezzo.
Era agosto e mi trovavo nella mia adorata piccola tenda ai piedi del Monte Vettore quando inviai una mail importante. Mandai il romanzo all’associazione culturale Extravergine d’Autore. Si tratta di un gruppo di professionisti, muniti di certi curriculum che mi rendono indegna di infilare l’usb nella presa. Il loro obiettivo è leggere e valutare con cura, sotto il piano formale e sostanziale, libri autopubblicati a loro sottoposti e “certificarne” la qualità.
E da oggi di Costanza Sicanie Regina si parla anche qui.
A breve, sulla copertina apparirà il bollino della selezione Extravergine d’Autore. Ne sono davvero fiera, orgogliosa e contenta. Vi consiglio di dare un’occhiata alla vetrina di Extravergine d’Autore, perché ci sono davvero dei bei titoli, sfiziosi e stimolanti.

il mio prossimo romanzo storico – sesto indizio e rivelazione

Ed ecco l’ultimo indizio sul mio prossimo romanzo storico, che uscirà tra un mese esatto per Oakmond Publishing, una casa editrice piccola e temeraria di fronte alle sfide della qualità, unione di passione italica e precisione teutonica.
Qui, davvero, getto sul tavolo tutte le mie carte.
Il canto degli italiani, universalmente conosciuto come Inno di Mameli, in questo video è arrangiato con la chitarra classica e sonorità blues. A me piace soprattutto il giro iniziale, lento e appassionato.
Il nostro inno è prima di tutto una poesia intrisa di ideali elevati, di fratellanza umana, di coraggio, di impegno. Un testo prezioso, opera di Goffredo Mameli, un uomo giovane e bello come sono sempre gli eroi. Chissà quanto avrebbe potuto dare, all’Italia, un ragazzo così, se avesse potuto invecchiare.
Devo ammetterlo: non so se Mameli, che era un poeta e un combattente, cantasse o amasse suonare qualche strumento. In compenso Mazzini era più che capace di fare entrambe le cose. Il suo saggio sulla musica l’ho letto mentre cercavo di dormire in un gelido b&b cinese, immobile su un materasso pieno di buchi e bozzi, prima di un firmacopie.  I suoi pensieri, le sue lettere, i suoi articoli mi hanno fatto compagnia per due anni. Ed è per questo che vi aspetto il 2 giugno, sul sito della casa editrice, su Amazon e in libreria su ordinazione tramite grossista, con “Il magnifico perdente”.
Bum.
Questa è follia? Questa è Sparta?
No, signori, questa è l’Italia.

il prossimo romanzo storico-primo indizio

Come vi avevo accennato in questo post nel 2019 uscirà un nuovo romanzo storico per Oakmond Publishing. Non voglio fornire anticipazioni moleste, ma desidero stuzzicare gli eventuali curiosi. Così, da questo mese e fino a giugno, posterò una canzone che, in qualche maniera, si collega al libro che verrà. Mi diverto molto a mischiare aulico e pop, sacro e profano, pubblico e privato e questo è un gioco che gratifica me per prima. Per il mese di dicembre ho programmato la splendida “While my guitar gently weeps” dei Beatles. Gli indizi che fornisce riguardano il luogo e lo strumento musicale. Forse qualche history geek ha già capito tutto, ma considerando come certi temi di studiano a scuola, sono certa che i più saranno sorpresi. Per chi avesse problemi di visualizzazione nel browser, il link al video musicale è questo.

Cosa bolle in pentola

Nei prossimi mesi uscirà un romanzo a cui tengo molto, che ha marcato una fase di profondo cambiamento  nel mio atteggiamento verso la realtà che mi circonda e anche verso la scrittura. È un libro che mi ha riportato la luce, per quanto sia introspettivo e malinconico. Tenerci in questa maniera mi ha spinta a uscire dalla mia confort zone – nulla di più salutare – e a lottare per dargli il meglio. Mi sono beccata alcune dolorose a porte in faccia, ma a conti fatti sono molte di più quelle che ho sbattuto io. Se penso ai “No, ho una dignità!.” che ho detto, mi chiedo se sono davvero io, la Sonia che deve sempre fare Buon Viso a Cattivo Gioco, Vincolata alle Responsabilità, che avanza mugugnando tra i denti un amaro“stacce”Oppure la vera Sonia è questa? Non somiglia molto a quella ragazzina di quindici anni che si alzò e se ne andò durante una delle cerimonie più importanti del gruppo scout, perché era scivolato distante dai principi di BP? Quella che sbatté il compito di matematica sulla cattedra del professore, perché i voti dei compagni che avevano copiato da lei erano più alti del suo?  Ma credo così tanto in questo libro,  che non ho fatto un solo passo indietro e mi sono riconosciuta. Non posso, chiaramente, dire molto sul romanzo che verrà. Intanto uno “spoiler” arriva da qui e per incuriosire i miei lettori, fornirò qualche indicazione a seguire…
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