Sai perfettamente cosa c’è in quel pacco.
Lo sai e, per non pensarci, hai passato la mattina a cucinare per una legione anche se a mangiare siete solo in due.
Lì dentro c’è qualche copia di un libro dove c’è il tuo nome, sottile come una fetta di prosciutto tra altri due nomi ben più corposi.
E ci sono le notti insonni, i libri presi, i treni persi, le email che non hanno mai ricevuto risposta e quelle che non hai mai mandato, i silenzi, le escursioni, tutte le volte che hai sbagliato direzione della metropolitana perché eri immersa nei pensieri. Ci sono i mesi del calendario che passano, l’attesa, la fatica, lo smarrimento e poi la luce, l’impegno.
Si volta pagina, ora. Ma non si voltano le spalle, quelle no. Non è più necessario, quando si cammina fianco a fianco.
Oggi, però, non è il momento di progettare il futuro.
E’ il momento di godersi l’incredulità di vedere tanta vita che ha preso consistenza, corpo, forma.
Tanto da meritarsi una passeggiata. Ed ecco che il cellulare, micidiale spesso e provvidenziale a volte, fa il suo lavoro e scatto una foto. Sullo sfondo, il Foro del coprotagonista. Volevo stupirmi con effetti speciali, e solo la parte antica di Roma riesce ancora a farlo.
Calpurnia – L’ombra di Cesare
Dal 17 settembre in libreria per Leone Editore