L’ombra perfetta – Storia di Calpurnia, moglie di Cesare

Eccoci tornate.
Versione molto riveduta e altrettanto corretta del mio primo romanzo, dei cui diritti sono finalmente tornata in possesso.

Pubblicarla con Nubes, marchio che garantisce genuino amore per il mondo antico, era il minimo. Scegliere una copertina artistica originale, opera di Gabriele Paganini, ne è logica conseguenza.

Sinossi breve

La villa di Lucio Pisone incanta per la bellezza del paesaggio in cui è immersa e per la presenza di un cenacolo di poeti e filosofi. Al fianco di Lucio vive l’unica figlia, Calpurnia, da lui amata teneramente.
Questo però non gli impedirà di deciderne il destino. Nulla di diverso da quanto sia sempre accaduto: le alleanze si rafforzano con i matrimoni.
Calpurnia lo sa e lo accetta, con tutti i dubbi e le speranze che si possono avere a diciotto anni. Ma nulla è scontato, visto che il marito sarà Gaio Giulio Cesare.
Per decifrare e affrontare una realtà complessa, ipocrita, spesso ostile Calpurnia avrà come armi lo spirito di osservazione e il conforto della poesia e della filosofia, rappresentate da Catullo e Lucrezio, frutti diversi e magnifici della loro epoca.
Come finirà la storia dei figli di Romolo è noto.
Ma le figlie di Remo potranno ancora sussurrare, in riva al mare di Ercolano, le loro verità.

Lo trovate a questo link

Quel gran capoccione di Caio Giulio

Da qualche giorno la rete fa un gran parlare di un’opinabile ricostruzione del cranio di Caio Giulio Cesare, eseguita da alcuni ricercatori olandesi, probabilmente dopo un giro d’erba di troppo. Mi hanno chiesto di dire la mia (o meglio, mi hanno chiesto che ne penserebbe Calpurnia!) e così ho esposto la mia opinione in questo link, mantenendo il mio solito tono: ironico, a tratti irriverente, ma con affermazioni documentate e opinioni circostanziate.  Non la riporto qui, per non incorrere in penalizzazionidi Google, a cui non piace che un testo sia riportato su due siti, anche se sono entrambi i miei. Diciamo che boccio la ricostruzione del cranio di Cesare, con  allegria.  Poi c’è anche questo saggio, decisamente professionale, che ho trovato molto interessante. Sì, Cesare era un bel capoccione, nel senso che aveva una testa voluminosa – ma non deforme – e bella piena di mente e di idee.  Qui, ad esempio, lo vediamo in versione intellettuale, con i miei occhiali da miope…  Che a lui stanno anche bene, molto meglio che a me (peraltro si vede la montatura che ho rotto a basket due anni fa e  ancora non ho potuto ricomperare). D’altronde lui discende da Venere, io da Pollon!

Weekend da Leone: una due giorni di firmacopie a Saronno

Torna l’autunno e tornano i Weekend da Leone. Sei autori di Leone Editore e sei romanzi di genere diverso per due giorni di incontri, scambi, firme nella libreria Mondadori di Saronno.

Io sarò lì con “Calpurnia, l’ombra di Cesare” domenica 24 settembre fino alle 18.30. Potrei tardare un po’ perché vengo da piuttosto lontano, ma saprò farmi perdonare!

Per Calpurnia, una nuova recensione su Cultura al Femminile

Sul sito Cultura al Femminile è stata pubblicata una nuova recensione del romanzo storico “Calpurnia, l’ombra di Cesare”, scritta da Altea Alaryssa Gardini, che ringrazio profondamente per la lettura attenta e le parole appassionate.

È una storia antica quella di questa vita. Un’esistenza potente, discreta, silenziosa e tenace.

Qualcuno affermerebbe che la sua vita sia stata triste, si potrebbe dire che il suo respirare nell’ombra del sole l’abbia resa evanescente e misteriosa.

Questa è una vita passata, la sua sola esistenza ha mutato il corso degli anni del suo secolo e di tutte le memorie a venire.

Lei era ed è Calpurnia…
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