foto brutte, auguri belli

La prima mattina d’inverno mi sono svegliata molto presto. D’altronde, dai miei mi viene naturale: in campagna è la natura a dettare i ritmi. L’istante che precede l’alba mi ha incantata. Alle mie spalle, un’enorme luna piena tramontava nel bosco. Davanti a me, Circe velata di nebbia, Venere come un brillante nel cielo e il sole che feriva di rosa le nubi all’orizzonte. Un istante dalla bellezza assoluta, che mi ha commossa. Perché nel momento più buio dell’anno, la luce inizia a crescere. Ecco, io vi auguro di rendervene conto. In qualsiasi cosa voi crediate, che festeggiate o meno, vi auguro di percepire come il solstizio d’inverno sia il primo passo verso la primavera. E di godervi questa luce che aumenta, mentre la natura lavora per rinforzarsi e fiorire. L’inverno è bellissimo, se lo sai guardare. E se la foto di quell’alba è brutta, pazienza: non potevo resistere a uno scatto con il cellulare. Ma l’emozione che ho vissuto, i colori indescrivibili, resteranno dentro di me. Auguri.

Di eclissi, citazioni di libri, simboli e aria che tira

La notte del 27 luglio, sebbene estremamente afosa, mi ha ripagata della settimana trascorsa. Io e la mia metà abbiamo partecipato a un evento organizzato dagli astronomi del planetario di Roma (sapete, vero, che è chiuso da anni per motivi burocratici legati alla messa a norma di un ingresso del museo adiacente, nel quale ancora non sono iniziati i lavori?), per osservare un’eclissi di luna piena particolarmente lunga e scenografica, da un punto favoloso, uno degli affacci sui Fori. Al di là del fascino dell’evento per chi, come la sottoscritta, si appassiona di astronomia e del contesto unico, lo spettacolo della natura mi ha spinta a riflessioni libresche e non solo…
Nella foto più bella che abbiamo scattato,  la luna arrossisce e si vela per non vedere Marte dalla splendente armatura nella sua una danza d’amore cosmico con Venere. Marte è la “stella” che si vede a destra della foto. In questo periodo il “pianeta rosso” è ben visibile, perché vicino alla Terra. Venere è rappresentata dal tempio di Venere Genitrice, fatto costruire da Cesare. La luna, incantevole e solenne, era in eclisse, rossa e grande. A seguire, notizie & pensieri… Continue reading

Lo stato dell’arte (di vivere)

Che fine ha fatto la mia promessa di leggere un classico al mese per tutto il 2018? E il proposito di tenere aggiornata la pagina? Si perdono, a volte, o per meglio dire si sospendono, quando la vita impegna ancora più del solito. Sono stati mesi cupi, gli ultimi due, ma facciamo anche tre. Mesi di dolore fisico, per me, e di dolore psicologico per alcune persone che mi sono care; mesi di lutto e di dentisti, mesi di suture e treni. Come sempre, la vita somiglia al mare e alterna tempeste a periodi di bonaccia. Non va considerata un male solo perché a volte duole, direbbe Italo Svevo attraverso il suo Zeno. Certo, la profonda stanchezza mi ha portato a tagliare alcuni rami che ritenevo ormai infruttiferi, come collaborazioni mai decollate o senza possibilità di ulteriore sviluppo. Quando le energie sono poche, si diventa più severi, si dicono più no, e questo è un bene.  Ogni stagione ha il suo senso, vediamola così.

Il blogtour di “Far West” – tutte le tappe e i link qui

È terminato oggi il bellissimo blogtour dedicato al mio nuovo romanzo, “Far West” pubblicato il 20 ottobre 2017 da Leone Editore.
Cosa racconta?

2060. Dennis, un nativo americano che ha lasciato la riserva per studiare in una delle più prestigiose università del paese, sta per laurearsi in ingegneria. Ma mentre si trova alla festa di laurea del suo migliore amico Frederick, viene sorpreso da una notizia sconcertante: si è esaurito il petrolio a livello mondiale, e nessuno dei paesi civilizzati è preparato a fronteggiare l’emergenza. Dennis, prevedendo lo scatenarsi del panico, decide di tornare dalla sua famiglia nella riserva, per affrontare così le conseguenze della crisi energetica, che rendono presto le città sempre più invivibili. Maniaci assetati di potere, intrighi politici e separatisti pronti a tutto sono solo alcuni dei pericoli di questo nuovo mondo, un far west in cui la legge del più forte sembra poter soffocare persino quella, eterna, dell’amore.

E queste sono le tappe, una per una. Continue reading

A teatro, per ridere e non solo.

La poliedrica Chiara Pavoni – l’attrice e regista che ha portato in scena, in dicembre al teatro Tordinona a Roma il monologo “L’ombra di Cesare – Cicatrici”- mi ha coinvolta in un suo progetto interessantissimo. morganti teatro
Sempre molto impegnata nel sociale, in veste di regista Chiara porta in scena in monologhi di un gruppo di migranti e “migrati”, di persone fuori posto, perché si sono spostate oppure si trovano nel posto dove sono nate, ma con altre origini e altra pelle.
Il titolo della serata è “Lotte, viaggi, sogni, ricordi”.

Ho avuto nuovamente l’onore di lavorare con Chiara Pavoni e con il frizzante Simon Makonnen su un breve pezzo comico che ha per oggetto il razzismo verso gli italiani di colore. È un brano breve, divertente e irriverente, che Simon interpreta in maniera magistrale.

Se vorrete venirci a vedere, saremo al Teatro Elettra del 1° al 4 giugno alle ore 21, in Via Capo d’Africa 23, tra San Giovanni e il Colosseo, a due passi dalla splendida basilica di San Clemente. Facilissimo da raggiungere anche e soprattutto con la metropolitana. Un po’ di pro domo sua: Simon Makonnen sarà in scena nei giorni 1-2-4… non potete perdervelo: ve ne farà veramente vedere di tutti i colori!