la prima recensione sul blog “Il Mondo Di Sopra”

a-classical-beauty-1C’è sempre una prima volta. Quando pensi di averle esaurite, ne arriva  una nuova che ti travolge, ti offre spunti freschi e occhi puri per guardare il mondo.

In questo caso c’è la prima recensione.

Io ne sono orgogliosissima, e non (solo) perché positiva. Il che, chiaramente, fa sempre piacere.
Mi ha reso oltremodo felice che Emanuela, l’autrice di questo pezzo, abbia pensato e provato molte delle sensazioni che mi hanno accompagnata scrivendo. Non so come abbia fatto a cogliere quelle sfumature, quei sentimenti profondi, ben protetti da jeans e magliette, che sdrammatizzano e mi distanziano da emozioni intense, tutte da gestire.
Ma chiunque abbia scritto anche solo una pagina, sa bene che non c’è nulla di più magico che entrare in risonanza con un lettore. Se vedi e senti certe cose solo tu, sei un visionario, un sognatore. Se le si vede in due, sono vere.

Qui sul mio sito ne riporto solo la parte finale, perché vorrei che voi andaste a leggerla sul blog di Emanuela, a questo indirizzo Chiaramente con l’invito a non fermavi all’articolo in questione. C’è un mondo oltremodo vivace e affascinante da scoprire…

Libere sempre, nonostante tutto.
Perché ciò che siamo dentro è l’unica realtà che conta.

Calpurnia. L’ombra di Cesare. Recensione
[…]

Ho amato sin da subito i pensieri dei vari personaggi, l’autrice è come se ci facesse entrare nel loro animo e questo ci permette di affezionarci a quei personaggi che dai libri di storia sembrano quasi divinità, invece da qui capiamo che erano solo esseri umani.

Poeti, filosofi, re e regine, in questo romanzo c’è di tutto e ammetto di aver sorriso già solo a leggere i nomi, ormai famosi, che mi hanno riportato a quando studiavo a memoria per la verifica di storia. Sono passati ormai secoli, ma in un angolo del mio animo quei momenti sono ancora lì.

Ammetto di avere un debole per i romanzi storici, soprattutto per romanzi così veritieri e cosìIMG_9562 femminili, perchè questo romanzo è donna, è scritto da una donna che sembra camminare come un ombra dietro al vestito di Calpurnia, quasi temendo di sfiorarla, ma poi con impeto Calpurnia domina la scena e racconta di se stessa e di ciò che era nell’animo.

Qui non ho letto un romanzo di un autrice, ho letto la testimonianza di una donna di duemila anni fa, che se poi ci riflettiamo un po’ di più, capiamo che alla fine i dubbi, la dignità e le sensazioni che aveva lei erano e sono le nostre, solo che nostre sono nascoste dal quotidiano che abbiamo intorno.

Più andiamo avanti nella lettura e più scopriamo di lei e già immagino l’autrice sfiorare le colonne di Roma pensando a lei, pensando a quella donna e guardando dove guardava lei.

Grazie all’autrice mi sono trovata nell’antica Roma a discutere con grandi filosofi, la sua scrittura è talmente piacevole e armoniosa che è stato facile immaginarmi lì.

Calpurnia cara (..) l’uomo è parte della natura. Quindi segue le sue stesse regole. (..) Ma c’è sempre qualcosa che stona nell’uomo. Capire le regole della natura è difficile, faticoso, ma una volta trovate non cambiano. Esaurite le sorprese, dato un nome ad ogni fenomeno, potremmo vivere in pace con essa. L’uomo invece “sfugge”

Un libro pieno di dignità, a volte con tratti di riflessione e sofferenti, pensieri di protagonisti a volte troppo crudi che lasciano della malinconia addosso per tutto ciò che l’essere umano ha passato per arrivare ad oggi.

Ora Cesare è il sole e io.. io sono la sua ombra. Certo sono l’ombra del sole più brillante

Più andiamo avanti nella lettura più vediamo Calpurnia crescere emotivamente e fisicamente. Non è più una ragazzina che riflette sul mare, Calpurnia diventa donna e i suoi dubbi e il suo dover essere superiore su tutto, l’autrice lo mette in risalto con le sue parole.

Non ho mai amato un romanzo storico come ho amato questo, l’ho letto tutto d’un fiato per assaporare qualcosa in più di quella minuta ma grande donna. E’ un libro che fa riflettere e con orgoglio porto nella libreria.

E’ un libro che consiglio alle donne, a quelle donne che nonostante tutto sono libere.

 

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